BORGO MEDUNA

foglio di quartiere

SpiazzaBorgo e’ una riflessione sviluppata nel quartiere, con il quartiere; una sperimentazione collettiva attivata tra diverse generazioni.

SpiazzaBorgo e’ un percorso, caratterizzato da incontri e confronti, il cui punto di partenza è il progetto Genius Loci: un’azione progettuale comune tra istituzioni (Ass6, Provincia, Comune e Cooperazione Sociale) e realtà
associative locali, il cui scopo è quello di concretizzare un’idea di comunità partecipe e attiva nell’incontro tra generazioni.

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Buona lettura!

sabato 4 maggio 2013

25 APRILE .....una storia


Dopo aver festeggiato in serenità S. Marco anche a Borgomeduna, nei campi del rugby Pordenone in via Mantegna,  vorrei qui ricordare  l’altra ricorrenza civile che cade nello stesso giorno  : la festa della Liberazione dalle dittature fascista e nazista avvenuta il 25 aprile del 1945. Una ricorrenza lontana nel tempo tanto da indurre qualcuno a pensare che forse la si potrebbe relegare  tra le cose vecchie  nella soffitta della storia.
A questi ricordo solo ciò che ha scritto primo Levi, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz : tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.
Ho perciò pensato per questo 25 aprile 2013 di proporre sul nostro blog la  vicenda di un giovane di Borgomeduna,  una vicenda locale ma che può riassumere il destino di molti giovani italiani messi davanti ad una guerra che da militare era diventata “civile”. Gli effetti  giunsero  fin dentro le famiglie dove i singoli membri potevano trovarsi schierati su fronti opposti.
Anche chi scelse di non schierarsi ne subì ugualmente le conseguenze. Proprio  quando si pensa di poterla ignorare, la storia  ci viene a cercare e  sfidare  fin dentro le nostre case e le nostre coscienze.

Ultimo, classe 1922  era stato educato nella propaganda fascista come tutti i giovani della sua età.
A vent’anni, nell’agosto del 1942 fu spedito a combattere in Russia con gli alpini. Sopravvissuto alla ritirata e rientrato a casa dopo l’8 settembre del 1943, nel marzo 1944 risultava come autista alle dipendenze  delle  FF.AA  tedesche che governavano il “Littorale Adriatico”.  Il movimento partigiano anche nel nostro territorio si stava ormai diffondendo ma il 27 novembre del 1944  a Pordenone veniva arrestato e fucilato dai nazi-fascisti il Maggiore Franco Martelli  che ne era uno dei capi .  Nel terribile inverno tra il 1944 e il 45 nel quale le attività militari alleate quasi si  fermarono  e i partigiani rifugiati in montagna rimasero senza rifornimenti ,  Ultimo  si arruolò  nella Milizia Difesa Territoriale corrispondente della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR)  della RSI.  Nella primavera del 1945 le sorti della guerra si erano però capovolte e Ultimo decise di disertare dalla Milizia, forse  per riprendersi finalmente la sua parte di libertà, rifugiandosi  nei cunicoli scavati nel fienile della  grande casa dei mezzadri di Galvani  in Borgo Campagna. 
In quella casa altri avevano trovato rifugio e la famiglia che l’abitava  sapeva di correre grossi rischi come quella volta che una delle donne della famiglia, in cinta, si vide puntare la canna di un mitra  tedesco sulla pancia.
Sebbene sconsigliato anche  perché  i giorni della sconfitta nazi-fascista sembravano  ormai prossimi, Ultimo decise di abbandonare  il nascondiglio consegnandosi all’autorità militare : due suoi fratelli, sposati e con figli, erano stati minacciati di deportazione in Germania se lui non si fosse presentato. Venne arruolato nelle brigate nere e destinato a Brugnera. 
Purtroppo in ogni guerra tra  la fine dei giorni del conflitto  e l’inizio di quelli della pace si annidano  i giorni della vendetta  nei quali si consumano le ultime rappresaglie o si scatena la caccia al vinto. Ultimo venne catturato dai partigiani e la divisa che indossava divenne la sua condanna .
Fu fucilato pochi giorni prima del 25 aprile 1945. Va detto che sui fatti di Brugnera i partigiani dell’ANPI hanno sempre espresso la più profonda esecrazione .

Oggi il 25 aprile è una manifestazione pubblica, ufficiale,  a cui partecipano le autorità civili,
militari e i superstiti combattenti partigiani.  Ci sarebbe bisogno che vi partecipasse più popolo per continuare ad affermare  l’ orgogliosa consapevolezza che il 25 aprile 1945  è stata la riconquistata libertà per tutti gli italiani,  anche per quelli che l’avevano ferocemente negata o per quelli che come Ultimo,  non hanno voluto, saputo o potuto farlo.
Buona Liberazione a tutti gli italiani.

Benvenuto Sist
25 aprile 2013

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