Attivare
reti e sinergie nei quartieri di Pordenone per prevenire emarginazione
ed isolamento, mancanza di dialogo tra persone e tra generazioni, ma
anche forme epidemiche di disagio psichico quali i disturbi
borderline e dell’umore, gli attacchi di panico e le dipendenze. Il
progetto Genius Loci tira le somme del lavoro portato avanti negli
ultimi quattro anni nella città sul Noncello in particolare nei
quartieri di Borgomeduna e Villanova, più recentemente anche
a Vallenoncello e San Gregorio. L’appuntamento è previsto giovedì 15
novembre a partire dalle 8.30 nella sede dell'Arlecchino Errante in via
Tiziano a Borgomeduna, all’interno del seminario “Quale lavoro di
comunità – Idee a pratiche a confronto”.
Conclusivo
del percorso formativo per attivatore di comunità promosso dalle
Cooperative sociali Itaca e Fai, dallo Ial Fvg e dalle realtà aderenti
al progetto Genius Loci, il percorso ha coinvolto attivamente
circa una ventina di operatori di diversi servizi tra cui il SerT
dell’Ass 6 Friuli Occidentale, Comune di Pordenone, Polizia locale.
“L’incontro del 15 novembre sarà un'occasione di confronto e di
discussione circa gli obiettivi e le condizioni necessarie
ad attivare un percorso di sviluppo di comunità - spiegano gli
organizzatori -, ma più in generale sarà una preziosa opportunità per
chiarire quali siano ad oggi le aspettative lecite circa il lavoro con
il territorio”.
Il lavoro
di comunità portato avanti da Genius Loci permette, in questo
particolare momento storico, la “ricerca di risposte collettive a
bisogni individuali, oltre che affiancare e sostenere (ma non
sostituire)
un welfare di servizio con un welfare comunitario”. La direzione del
progetto è quella di “sperimentare nuove forme di cooperazione tra i
vari attori della scena pubblica e privata, ma soprattutto creare rete,
facilitare la relazione con l’altro ristabilendo
valori quali il bene comune e il senso di comunità”.
Genius
Loci è un’azione progettuale condivisa tra operatori dei servizi
pubblici e del privato sociale, sperimentata, a partire dal 2008 ad
oggi, dalle Cooperative sociali Itaca, Acli e Fai, in sinergia con Comune,
la Provincia, Ass6, le associazioni dei quartieri di Borgomeduna e di
Villanova e recentemente Vallenconcello e San Gregorio. La finalità da
cui ha preso le mosse il progetto è stata la tutela, la valorizzazione
ed eventuale implementazione delle competenze
di comunità proprie di un certo quartiere, facendo
dell’intergenerazionalità la risorsa prima dell’intervento.
Il
progetto ha rappresentato una modalità di lavoro dentro le comunità
tramite cui l’istituzione pubblica, aprendosi all’ascolto delle esigenze
dei cittadini, ha potuto rilanciare la sua vocazione
di mediazione e integrazione delle forze culturali, assistenziali e
sociali attive in un determinato territorio.
Articolato
il programma della mattinata che si aprirà alle 8.45 con “Cosa è lecito
attendersi dallo sviluppo di comunità e dal lavoro con il territorio?”,
riflessioni a cura dei partecipanti al corso per attivatori
di comunità promosso dalle Cooperative sociali Fai e Itaca con il
contributo di Ial Fvg e della rete dei soggetti partner di Genius Loci,
interventi di Stefano Venuto e Chiara Buono, conduce Stefano Carbone,
docente e responsabile scientifico del corso per
attivatori di comunità.
Dopo il
coffee Break, alle 11 tavola rotonda tra istituzioni e territorio sul
lavoro di comunità e sui temi emersi nella prima parte del seminario.
Interverranno Alessandro Ciriani, presidente della Provincia,
Claudio Pedrotti, sindaco di Pordenone, Giuseppe Tonutti, direttore
Ass6, Antonella Del Ben, presidente della Circoscrizione Sud di
Pordenone, Benvenuto Sist e Vito Palmisano, cittadini attivi, Silvia
Burelli, insegnante. Modera Francesco Vanin di Pnbox tv.
Alle 12 dibattito e conclusioni a cura di Francesco Stoppa,
coordinatore Genius Loci.
Nessun commento:
Posta un commento