Quando i cortili erano abitati da più famiglie.
Quando i figli erano tuoi e di tutti.
Quando ci si divideva il tutto e il niente.
Quando ascoltare era acquisire esperienza.
Quando solidarietà non era solo una parola.
Quando!!!
Il "Cortile" (Adalberto C)
Inseguo le ombre della sera,
il rosso domina un cielo terso,
svolto l'angolo, la bici, come
al solito forata, sicuro che le sentirò.
Le luci fioche attraverso
le finestre sembrano tante
lucciole, odori e sapori
confusi in una sera d'estate.
Dietro di esse, le donne
sono indaffarate nella
preparazione della cena.
I tre gelsi fanno da ricovero
agli ultimi passeri, prima
della notte scura e sicuramente afosa.
Le voci si sovrappongono,
mentre alcuni di noi si
attardano ad ascoltare gli
uomini, che parlano di lavoro
e di quanto è dura la vita,
intorno ad un improbabile
tavolo, che ha conosciuto tempi migliori.
Come allo scandire della
fatidica ora, le ombre
tolgono luce alle finestre
sono loro mamme e nonne,
che chiamano a raccolta,
un appello all'unisono è pronto!!!
Un pasto frugale e fumante,
fatto di cose essenziali
povera, ma quanto basta,
il vociare e le sensazioni
sono le stesse di sempre.
Il cortile si anima e li, che
passiamo il tempo a parlare,
giocare ed ascoltare.
Mi giro e rigiro sul letto,
mentre il solito rumore
cric croc,non mi abbandona,
penso a domani quando dovrò
andare a scuola a piedi,
della mia bici nessuno sà, domani vedremo.
il rosso domina un cielo terso,
svolto l'angolo, la bici, come
al solito forata, sicuro che le sentirò.
Le luci fioche attraverso
le finestre sembrano tante
lucciole, odori e sapori
confusi in una sera d'estate.
Dietro di esse, le donne
sono indaffarate nella
preparazione della cena.
I tre gelsi fanno da ricovero
agli ultimi passeri, prima
della notte scura e sicuramente afosa.
Le voci si sovrappongono,
mentre alcuni di noi si
attardano ad ascoltare gli
uomini, che parlano di lavoro
e di quanto è dura la vita,
intorno ad un improbabile
tavolo, che ha conosciuto tempi migliori.
Come allo scandire della
fatidica ora, le ombre
tolgono luce alle finestre
sono loro mamme e nonne,
che chiamano a raccolta,
un appello all'unisono è pronto!!!
Un pasto frugale e fumante,
fatto di cose essenziali
povera, ma quanto basta,
il vociare e le sensazioni
sono le stesse di sempre.
Il cortile si anima e li, che
passiamo il tempo a parlare,
giocare ed ascoltare.
Mi giro e rigiro sul letto,
mentre il solito rumore
cric croc,non mi abbandona,
penso a domani quando dovrò
andare a scuola a piedi,
della mia bici nessuno sà, domani vedremo.
1 commento:
Grazie Adalberto!
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