BORGO MEDUNA

foglio di quartiere

SpiazzaBorgo e’ una riflessione sviluppata nel quartiere, con il quartiere; una sperimentazione collettiva attivata tra diverse generazioni.

SpiazzaBorgo e’ un percorso, caratterizzato da incontri e confronti, il cui punto di partenza è il progetto Genius Loci: un’azione progettuale comune tra istituzioni (Ass6, Provincia, Comune e Cooperazione Sociale) e realtà
associative locali, il cui scopo è quello di concretizzare un’idea di comunità partecipe e attiva nell’incontro tra generazioni.

SpiazzaBorgo è uno spazio, fatto di carta e ora anche sotto forma di blog in internet, arricchito da pensieri prima condivisi poi scritti, che aspira ad essere di tutti attraverso l’interazione occasionale, il passaparola spontaneo e l’impegno di un intero quartiere.

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Buona lettura!

mercoledì 17 aprile 2013

25 Aprile : S. Marco

La festa di san Marco cade il 25 aprile  e corrisponde alla data della morte del santo avvenuta nel 68 ad Alessandria d’Egitto. Contemporaneo di Pietro e Paolo, del primo diventò discepolo e collaboratore , con il secondo litigò.  Scrisse quello che è ritenuto il più antico Vangelo probabilmente raccogliendo i racconti e i ricordi  del primo apostolo .   Il suo simbolo di evangelista, il leone alato, è diventato il simbolo di Venezia. Il legame di Marco con la terra veneziana  è antico e passava  per la evangelizzazione della città di Aquileia  documentata dall’evangelario di Marco  che si pretendeva chirografario.
Nel  828 i veneziani si impossessarono delle reliquie del santo trafugandole da Alessandria d’Egitto, creando così il definitivo legame tra il santo e Venezia per la gloria ed il prestigio della città e delle sue imprese.  Un proverbio veneziano recita ancora “Chi g’ha el Santo, g’ha anca el miracolo”
( chi ha il santo ha anche il miracolo ) . Proverbio particolarmente azzeccato nel Medio Evo quando il culto di un santo e il possesso delle reliquie significava fiere e mercati con relativo prestigio economico e politico per la città. La Serenissima, in onore di San Marco   festeggiava anche il 31 gennaio , dies translationis corporis e il 25 giugno giorno nel quale nel 1094 vennero trovate le reliquie nella basilica di san Marco.
Molte le leggende popolari che fiorirono attorno a questa data e ancora oggi nella ricorrenza del 25 aprile i veneziani usano regalare un bocciolo ,“bocolo”,  di rosa alla propria amata.
Una delle leggende vuole che nell’ottocento  la figlia del Doge, Maria, amasse ricambiata Tancredi un giovane di umili origini. Su consiglio dell’amata  Tancredi andò a combattere i Saraceni per guadagnare gloria e prestigio agli occhi del suocero. Ferito mortalmente in battaglia cadde su un roseto e prima di morire affidò all’amico Orlando un bocciolo di rosa, tinto dal rosso del suo sangue, perché lo consegnasse all’amata come pegno d’amore. Orlando mantenne l’impegno ma il giorno dopo averlo ricevuto, il 25 aprile, Maria fu trovata morta sul suo letto con il bocciolo dell’amato sul petto.
Pordenone , essendo stata terra veneziana ed avendo assunto anch’essa San Marco come patrono della città  ha creato, meno romanticamente , la consuetudine di “Andar in Cumina a magnar la fortaia” .

Foto concesse da Benvenuto Sist
Andare cioè il 25 aprile  nei prati a nord della città in località
Comina  ,  o in quelli verso il Meduna a godersi il primo tiepido sole di primavera con parenti e amici per mangiare la frittata. Frittata condita  con le prime erbe spontanee di primavera  come bruscandoli, grisul o pavariel  raccolte nei prati , oppure con il salame appena stagionato , il tutto accompagnato dalla primissima insalatina d’orto e da buoni bicchieri di vino, travasato di fresco e  magari imbottigliato  al venerdì di Pasqua per mantenerlo frizzante, soprattutto il bianco.

Foto concesse da Benvenuto Sist
Oggi andar per prati è sempre più problematico, ma a Borgomeduna si cerca di far sopravvivere la tradizione (così come quella del falò),  grazie alla intraprendenza e disponibilità del  Rugby Pordenone di Via  Mantegna  e la collaborazione del progetto Genius Loci, presso la Club House   della società vicino l’università e  in fondo dove ci sono i campi sportivi.
Buon San Marco a tutti.

Benvenuto Sist

(spendo oggi un semplice ma importante ringraziamento a Benvenuto Sist, che con passione e impegno, senza ricerca di ribalta, offre con continuità, un prezioso contributo per tuttà la comunità. Gennaro)

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