Riceviamo dall'amico Benvenuto Sist e in questo momento storico, volentieri pubblichiamo, per riflettere tutti.
Gennaro
Mi permetto di girarvi questa
poesia che in mezzo al frastuono delle troppe chiacchere in libertà ,
ci riporta alla carità umana .
Benvenuto Sist
Ogg: La Biblioteca propone: "Mare nostro" poesia inedita di Erri De Luca
COMUNE DI PORDENONE
BIBLIOTECA CIVICA
Mare nostro
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell’isola e del mondo,
sia benedetto il tuo sale,
sia benedetto il tuo fondale.
Accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde,
i pescatori usciti nella notte,
le loro reti tra le tue creature,
che tornano al mattino con la pesca
dei naufraghi salvati.
Mare nostro che non sei nei cieli,
all’alba sei colore del frumento,
al tramonto dell’uva di vendemmia,
ti abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste.
Tu sei più giusto della terraferma,
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le abbassi a tappeto.
Custodisci le vite, le vite cadute
come foglie sul viale,
fai da autunno per loro,
da carezza, da abbraccio e bacio in fronte
di madre e padre prima di partire.
Come dice giustamente l'amico Benvenuto spesso le chiacchere in libertà producono solo un frastuono del tutto inutile.
Di solito non commento i post lasciandoli liberi di vivere in ognuno dei lettori, mi permetto una citazione che si sposa con una mia riflessione e a cui spero seguano le vostre, fatelo se volete con pensieri vostri o di altri in cui vi rispecchiate e inviateli alla redazione, sarà un modo per vivere, seppur nel rispetto delle diversità, un po' veramante insieme. Grazie.
Gennaro
Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.